Progetto Prisca: quando il rifiuto solido urbano rinasce!

Giovedì 27 Marzo 2014




Oggi pomeriggio, insieme ad Alessandro Giuliani, direttore tecnico di Baby Bazar e Mercatopoli, nonchè titolare di Leotron e rappresente di Rete ONU, ho partecipato al Seminario Regionale di presentazione del Progetto Prisca, nato per ottemperare alla normativa europea che impone la riduzione dei rifiuti solidi urbani.

Finanziato dalla Comunità Europea e guidato scientificamente dall'Istituto Superiore Sant'Anna di Pisa, in collaborazione con WWF, il progetto si inserisce bene nel territorio vicentino, dove le cooperative sociali trattano l'usato come un bene primario e in un Veneto che attualmente vanta il tasso di raccolta differenziata più alto d'Italia.

Vediamo insieme come funziona la filiera del recupero dei rifiuti solidi urbani.

Essi arrivano a dei veri e propri Centri di Raccolta (si tratta dunque di materiale solitamente gettato, in quanto rotto o inutilizzato, e considerato dai cittadini rifiuto): strutture molto ben organizzate e regolate da normative che non lasciano al caso la sicurezza di chi ci lavora e dell'ambiente. Qui i rifiuti vengono raccolti e quindi stockati e catalogati, divisi tra ingombranti e non.
La cosa stupefacente è la fase di Preparazione al Riutilizzo: per reimmettere nel mercato i rifiuti, questi devono essere testati, riparati, igienizzati e reinventati per riacquisire la caratteristica di bene usato.

Ecco come è possibile dare nuova vita ai rifiuti solidi urbani, che escono dalle Riciclerie come beni usati e valorizzati e che, pertanto, possono essere reimmessi nel mercato attraverso le cooperative sociali e i negozi dell'usato.

Baby Bazar Schio, negozio dell'usato per bambini, svolge un'attività di prevenzione allo smaltimento di tutto ciò che è ancora in buono stato, ma che solitamente si smette di possedere nel momento in cui non serve più (perchè il bimbo è cresciuto, perchè la moda è cambiata, perchè il giocattolo è diventato ormai per lui noioso).
Con 200 mq di esposizione può accogliere migliaia di articoli usati per l'infanzia, sottrarli alla definizione di rifiuto e conseguentemente all'incenerimento, e indirizzarli verso nuove famiglie.

Anche Baby Bazar Schio ha sposato la filosofia del riuso e del riciclo e si impegna attivamente nella salvaguardia dell'ambiente, proponendo l'acquisto di pannolini lavabili per i bimbi, coppette mestruali per le mamme, acido citrico per la cura della casa, ma soprattutto vendendo kg su kg di vestiti, giocattoli e attrezzature usate per il bambino!